Educazione alla visual literacy per l’inclusione. Riflessioni per una scuola democratica.

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Elisa Maia

Abstract

In una società contrassegnata da una crescente complessità, è necessario progettare percorsi educativi e formativi flessibili e inclusivi, che diano voce e riconoscimento alle differenze. La scuola, in tal senso, riveste un ruolo cruciale. In essa, infatti, è possibile promuovere pratiche volte alla valorizzazione di punti di vista divergenti e inattuali, in cui la tensione alla differenza costituisca l’orizzonte di senso da perseguire per una società democraticamente orientata. In questa prospettiva, l’educazione alla visual literacy emerge nella sua urgenza pedagogica. Specialmente dal punto di vista didattico, l’albo illustrato – strumento inclusivo per via della natura stessa della forma testuale polisemica che lo caratterizza – sollecita la promozione di spazi di espressione e ascolto, nonché di acquisizione di competenze ermeneutiche imprescindibili per l’esercizio di una cittadinanza critica e consapevole.

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Sezione
Sezione a tema libero
Biografia autore

Elisa Maia, Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara

Elisa Maia ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Human Sciences presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, dove attualmente ha una borsa di studio per attività di ricerca sul tema del contrasto alla povertà educativa presso il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali.